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All’oratorio San Filippo Neri di Bologna, il reading teatrale su Ondina Valla e su altre donne che hanno corso più veloci dei loro tempi

Ondina Valla- La prima campionessa olimpica italiana (©Cerchidigloria)

Stasera alle ore 20 presso l’oratorio San Filippo Neri di via Manzoni 5, va in scena il reading teatrale intitolato «Ondina e le altre Storie di donne che corrono più veloci dei loro tempi»
Lo spettacolo interpretato da Leonardo Bianconi e Giulia Quadrelli che ne ha curato anche la drammaturgia, ripercorre la storia di donne che hanno lasciato un segno indelebile nello sport.

La storia di Ondina Valla

Una tra esse è Ondina Valla, la prima atleta donna italiana a conquistare una medaglia d’oro olimpica. Nata a Bologna, in zona Santa Viola nel 1916, era l’unica femmina di cinque figli.
Alla bimba il padre impose il nome di Trebisonda, in onore della passione che il genitore nutriva per l’antica città turca Trabzon ove, secondo secolari leggende, erano custodite tutte le meraviglie.
Ondina, così venne ribattezzata e fin da piccola mostrò di possedere straordinarie doti atletiche.

Dal salto alla corda al salto ad ostacoli

A soli 13 anni aveva già conquistato un ruolo di primissimo piano nell’atletica leggera, distinguendosi soprattutto nella corsa e nel salto. Nel 1934 ottenne la prima convocazione in Nazionale.
«Allo sport ero arrivata quasi senza accorgermene, attraverso una infanzia vissuta da maschiaccio in compagnia dei miei fratelli. La mia passione era saltare la corda, ci passavo tutti i pomeriggi, e fu così che mi feci i muscoli per il salto in alto e per scavalcare gli ostacoli» raccontò di sé e degli inizi della sua carriera sportiva. Ricordando la sua infanzia disse che alle elementari dava spettacolo e che vinceva moltissime caramelle messe in palio nelle gare dove batteva sempre le sue compagne che la sfidavano. Vedendo le sue prestazioni iniziarono a sceglierla sempre per far bella figura in campo sportivo.

Medaglia d’oro e record del mondo alle Olimpiadi di Berlino nel 1936

Ondina Valla- La prima campionessa olimpica italiana (©Cerchidigloria)

Nel 1936 si disputarono a Berlino le Olimpiadi alle quali Ondina partecipò. Il 5 agosto nelle semifinali della corsa ad ostacoli, l’atleta bolognese non solo ottenne il primo piazzamento ma stabilì anche il nuovo record del mondo. Il giorno seguente nella finale degli 80 metri ad ostacoli, si presentò ai nastri di partenza da favorita. Al traguardo però giunsero in quattro ognuna con un tempo molto simile all’altra.
Fu la ziel-zeit- kamera (l’attuale fotofinish) a decretare la vincitrice. Dopo 40 minuti di attesa, Ondina vinse in 11″7 davanti alla tedesca Steuer e alla Canadese Taylor. Si aggiudicò la medaglia d’oro, la prima conquistata da una atleta donna italiana.

«Il sole in un sorriso»

Come premio per la prestigiosa medaglia olimpica, la Valla ricevette cinquantamila lire, l’abbonamento allo stadio e il posto da impiegata alla Casa del Fascio..
Il governo fascista la scelse come esempio per le giovani generazioni. Accolta in patria con tutti gli onori, si coniò per lei l’appellativo di il sole in un sorriso. Le venne donata una quercia che fu piantata vicino allo stadio comunale dove ancora oggi cresce.
Nel 1938, il fratello Rito, scultore apprezzato, forgia per lei una statua che la ritrae a mentre è intenta a saltare un ostacolo.

Ondina Valla- La prima campionessa olimpica italiana

Oltre la rivalità sportiva: l’amicizia profonda tra Ondina Valla e Claudia Testoni

La storia di Ondina Valla non è soltanto una storia di vittorie e di successi. Essa è esemplificativa dei valori insiti nello sport dei quali, forse, si è perso nel tempo il senso ed il vero significato.
Sin dai tempi dei campionati studenteschi bolognesi, Ondina si trovò a gareggiare contro un’altra valente atleta sua concittadina: Claudia Testoni.
Tra le due, che erano state compagne di scuola, nacque una profonda e solida amicizia, un legame che andava oltre l’antagonismo e la rivalità sportiva. Erano insieme a Berlino dove Claudia, nella stessa gara vinta da Ondina, ottenne il quarto piazzamento. Insieme ad altre due atlete, disputarono dopo le Olimpiadi le finali della 4×100 ottenendo il quarto posto. Un’amicizia che durò tutta la vita cresciuta sui campi sportivi e alimentata dal rispetto reciproco.
Ondina è scomparsa a novant’anni nel 2006.

Introduzione alle Olimpiadi invernali a Milano-Cortina

A poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi invernali che si disputeranno a Milano- Cortina, la storia di questa atleta e di altre donne di sport delle quali si parlerà nello spettacolo di stasera rappresenta un’occasione per introdurre gli spettatori nell’atmosfera di questa competizione e nel significato che essa ha da sempre assunto nello sport e non solo.

(Fonte: Corriere di Bologna, Piero Di Domenico)

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