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Billy Cobham al “Bologna Jazz Festival 2025”

Il leggendario batterista Billy Cobham suonerà con la sua band Time Machine: un concerto che rivisita i più grandi successi di uno dei padri fondatori della musica fusion degli anni Settanta.

Billy Cobham al Bologna Jazz Festival (©Billy Cobham)
Billy Cobham al Bologna Jazz Festival (©Billy Cobham)

Domani sera alle 21.15 il leggendario Billy Cobham aprirà l’edizione di quest’anno del Bologna Jazz Festival. L’eccezionale batterista suonerà con la sua attuale band Time Machine, promettendo una serata epocale per tutti gli appassionati di jazz e fusion. Dunque, Bologna si appresta ad ospitare presso il Teatro delle Celebrazioni, in via Saragozza 234, uno dei più straordinari maestri della batteria e dell’intera musica.

L’eccezionale Billy Cobham

Billy Cobham è uno dei padri fondatori, oltre che il più emblematico batterista, della stagione fusion degli anni Settanta. Prima ancora di entrare nelle band che lo hanno reso famoso, getta le basi del suo stile vigoroso, ipercinetico e turbolento. Figlio al contempo del jazz, del rock e del funk, Cobham è, inoltre, noto per la sua precisione poliritmica, per l’uso della doppia cassa, e per un concetto di batteria che va oltre il mero accompagnamento. Nella sua musica diventa il protagonista assoluto.

Billy Cobham (©Billy Cobham)

Billy Cobham (©Billy Cobham)

Billy Cobham, nome d’arte di William Emanuel Cobham Jr., nasce a Panama il 16 maggio 1944. All’età di tre anni si trasferisce a New York con la famiglia e a otto già si esibisce dal vivo con la batteria, entrando nel campo della musica jazz. Viene ingaggiato dai grandi musicisti del suo tempo, quali Stanley Turrentine, Shirley Scott e George Benson. La band elettrica di Miles Davis indirizza definitivamente il suo stile: insieme realizzano album di successo, come “Bitches Brew”“Live-Evil” e “A Tribute to Jack Johnson”. Esce dal gruppo di Davis e, assieme a John McLaughlin, dà vita alla Mahavishnu Orchestra che debutta nel 1971 e di cui diventa leader nel 1973 con il leggendario disco “Spectrum”.

Billy Cobham e il progetto con Time Machine

Time Machine è un settetto con la sezione ritmica di batteria, tastiere, chitarra e basso e tre strumenti a fiato (tromba, sax e trombone). Questo progetto riprende, ringiovanendolo, quello della prima band di Cobham. Datato nel 1974, il gruppo musicale comprendeva John Abercrombie, Michael Brecker, Glenn Ferris, Randy Brecker, Milcho Leviev e Alex Blake. Insieme eseguirono gran parte della musica che si trova su “SpectrumCrosswinds”“Total Eclipse”“A Funky Thide of Sings” e “Life and Times”. Time Machine suonerà ovviamente molte delle composizioni di quegli album, ma in una nuova prospettiva.

L’attuale band dispone di Rocco Zifarelli alla chitarra, Gary Husband alle tastiere, Victor Cisternas al basso, Bjorn Arko al sax, Antonio Baldino alla tromba e Andrea Andreoli al trombone. Inoltre, il progetto prevede diverse composizioni più recenti del maestro, rivitalizzate dal format del settetto.

Time Machine al “Bologna Jazz Festival”

Fin dai suoi esordi nel 1958, il “Jazz Festival” bolognese va oltre alla dimensione del solo concerto, ma si preoccupa di essere un’esperienza culturale. Domani sera si assisterà ad un contesto ampio che comprenderà anche  workshop, didattica e momenti collaterali. Il festival, infatti, invita grandi nomi internazionali, ma al tempo stesso valorizza la scena locale, i club e le scuole del territorio.

L’apertura con Cobham è simbolo di un festival di qualità e di ambizione. La sua performance con Time Machine sarà sì un concerto, ma anche un attraversamento della storia del jazz‑fusion. Sarà, dunque, un’occasione per riascoltare i groove del batterista che hanno segnato un’epoca, ma anche per percepire come quell’energia sia tuttora viva e pulsante sul palco.

Fonte: Corriere di Bologna

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