Nella notte di Capodanno il Teatro Laura Betti accende i riflettori su una serata evento, affidata ai solisti dell’Orchestra Fondazione Luciano Pavarotti.
Dal grande repertorio al cantautorato italiano
All’insegna dell’incontro e della condivisione prende vita uno spettacolo pensato come un vero percorso musicale, capace di parlare a pubblici e generazioni diverse e di creare un clima di festa condivisa. Il programma si muove con eleganza nel territorio del crossover, intrecciando linguaggi e tradizioni: iniziando dalle grandi pagine dell’opera firmate da Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini fino ad arrivare ai capolavori della canzone d’autore italiana di Lucio Dalla, Fabrizio De André e Gino Paoli. Un dialogo continuo tra classico e popolare, che attraversa stili e generi con un’unica direzione: celebrare la musica come strumento di unione.
L’eredità di Pavarotti
Una scelta che affonda le radici nell’eredità artistica di Luciano Pavarotti. Il Maestro, com’è noto, ha saputo andare oltre e abbattere barriere, portando l’opera fuori dai teatri e facendola risuonare nelle grandi arene, nei parchi, davanti alle platee. La sua voce ha attraversato culture e generazioni, trasformando ogni esibizione in un ponte tra mondi diversi, amplificando l’importanza della musica come mezzo di aggregazione e linguaggio condiviso. Ed è proprio questo spirito a guidare l’ultima serata dell’anno: festeggiare con lo stile inconfondibile di Pavarotti e con quella apertura al crossover che ha dato nuova dignità artistica a canzoni tradizionali e contemporanee, contribuendo a rendere la musica un linguaggio davvero universale.
Un Capodanno scandito dalle note
Un appuntamento che promette di fondere emozione, festa e attesa, trasformando la musica in un filo conduttore capace di accompagnare il pubblico verso il nuovo anno sotto il rintocco musicale dell’orologio. Le porte si apriranno alle 21.00, per salutare l’anno che si chiude e accogliere insieme il 2026, lasciandosi travolgere dall’energia del live. Un lungo viaggio in musica, organizzato e pensato per celebrare ciò che verrà e condividere, nota dopo nota, l’attesa del nuovo anno e del futuro.
