Un forte incremento dei casi di influenza si registra nelle ultime settimane nell’area metropolitana di Bologna. L’andamento segue quello regionale, con numeri in costante crescita soprattutto tra i bambini più piccoli – nella fascia tra 0 e 4 anni – ma con un’attenzione particolare verso gli anziani. Proprio tra gli over 65 emerge il dato più critico. Infatti, solo il 62% risulta vaccinato, una percentuale giudicata insufficiente dai medici in vista del picco influenzale atteso tra la fine dell’anno e l’inizio di gennaio.
Influenza e il virus K
La circolazione della variante K, un sottotipo del virus influenzale H3N2, desta l’attuale preoccupazione. Gli esperti spiegano che non si tratta di una variante più pericolosa in termini assoluti, ma particolarmente insidiosa per la sua elevata capacità di diffusione. Il virus K riesce infatti a eludere in parte l’immunità pregressa, favorendo un numero maggiore di contagi. Il vaccino antinfluenzale resta comunque efficace nel ridurre la gravità dei sintomi e il rischio di complicanze, soprattutto nei soggetti più fragili.
I numeri dell’influenza sul territorio
Secondo i dati, a livello regionale si stimano circa 16 casi ogni mille abitanti tra gli adulti, mentre tra i bambini fino a 4 anni l’incidenza sale a 50 casi ogni mille. Nella popolazione con più di 65 anni si registrano circa 7 casi ogni mille. Un andamento che porta gli specialisti a prevedere un picco imminente, con un’ulteriore crescita dei contagi nelle prossime settimane.
Vaccinazioni ferme tra gli over 65
Il nodo principale rimane quello delle coperture vaccinali. Negli anziani il dato resta fermo al 62%, due punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno. Dunque, un percentuale ben lontana da quella soglia del 75%, considerata necessaria per garantire una protezione di comunità. La situazione desta preoccupazione perché proprio gli over 65 sono quelli più esposti alle complicanze dell’influenza. Tra queste: polmoniti e aggravamenti di patologie croniche.

Influenza: sintomi (©depositphotos)
I sintomi e il periodo di cura dell’influenza
I medici segnalano che l’influenza in corso può manifestarsi con febbre molto alta (anche superiore ai 39 gradi), dolori muscolari diffusi e una sensazione di spossatezza. Una situazione che può costringere il malato a stare a letto per diversi giorni. Il recupero completo richiede tempo e riposo per circa una settimana. Inoltre, si sconsiglia l’uso improprio di antibiotici, inefficaci contro i virus e utili solo in caso di complicanze batteriche.
L’appello alla prevenzione
Nonostante l’avanzamento della stagione, l’invito alla vaccinazione resta valido, soprattutto per gli anziani, le persone fragili e gli operatori sanitari. Accanto al vaccino, le raccomandazioni rimangono quelle ormai note. Dunque: limitare i contatti in presenza di sintomi, curare l’igiene delle mani e rivolgersi al medico di base ai primi segnali di influenza.
Un picco d’influenza atteso tra fine anno e gennaio
Secondo le previsioni, il momento di massima diffusione del virus atteso accadrà tra la prossima settimana e le prime due di gennaio. Un periodo delicato, in cui il sistema sanitario potrebbe trovarsi sotto pressione e in cui la prevenzione resta l’arma più efficace per contenere l’impatto dell’influenza sul territorio bolognese.
Fonte: Il Resto del Carlino