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Cronache

La norma sugli affitti brevi è stata approvata

Dopo anni di lunghi dibattiti e confronti istituzionali, la norma sugli affitti brevi ha dato il via libera al relativo testo di legge. Ecco cosa cambia.

Bologna dall'alto (©Bologna)
Bologna dall'alto (©Bologna)

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato il testo di legge che disciplina gli affitti brevi. Si trattava, infatti, di una questione che negli ultimi anni aveva generato numerosi dibattiti nei territori con forte densità abitativa e turistica. Il confronto, durato molte ore all’interno dell’aula regionale, ha votato favorevolmente la norma grazie alla maggioranza, affiancata dal presidente dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale.

Cosa cambia rispetto al passato

La norma introduce per la prima volta in regione una specifica destinazione urbanistica chiamata “locazione breve”, alla quale dovranno attenersi tutti gli immobili utilizzati per affitti di breve durata. Questo nuovo inquadramento urbanistico distinguerebbe in modo chiaro gli alloggi turistici o temporanei dal rimanente patrimonio residenziale tradizionale.

Affitto breve (©Bologna)

Affitto breve (©Bologna)

Regolamentazione degli affitti brevi: spazio di autonomia ai comuni

Una delle novità principali del provvedimento sancisce che i singoli Comuni dell’Emilia-Romagna potranno decidere autonomamente come gestire e regolamentare gli affitti brevi all’interno dei propri piani urbanistici. In pratica, ogni amministrazione locale avrà la possibilità di individuare aree in cui questa tipologia contrattuale è ammessa, limitata o incentivata, in base alle esigenze specifiche del proprio territorio.

Standard minimi e regole per gli immobili

La legge non riguarda solo l’aspetto urbanistico. Infatti, vengono definiti anche requisiti minimi di sicurezza, igiene ed efficienza energetica che gli immobili adibiti ad affitti brevi devono rispettare prima di poter essere offerti sul mercato. Dunque, questo garantirebbe standard più chiari sia ai turisti sia ai residenti nelle zone interessate.

Contesto nazionale e regionale sugli affitti brevi

Il via libera alla legge emiliano-romagnola giunge in un momento in cui anche la Toscana ha adottato una disciplina simile. Tuttavia, la Corte costituzionale ha respinto il ricorso del Governo contro la norma toscana. Questo scenario ha rafforzato l’urgenza per regioni come l’Emilia-Romagna di dotarsi di propri mezzi per gestire un fenomeno in crescita.

Obiettivi e dibattito a seguito dell’approvazione della legge sugli affitti brevi

Secondo gli estensori della legge, l’obiettivo coincide con il raggiungimento di un equilibrio tra diritto alla casa, sostenibilità del mercato immobiliare e sviluppo turistico locale. Tuttavia, sono sorte delle posizioni critiche da parte di coloro che temono che alcune parti della normativa possano creare difficoltà per i proprietari e gli operatori del settore turistico e immobiliare.

L’opposizione ritiene aperto il dibattito

L’approvazione della legge sugli affitti brevi ha incontrato una forte opposizione da parte dei gruppi di centrodestra. Le minoranze hanno criticato il testo definendolo confuso e poco efficace, sostenendo che non risolverà l’emergenza abitativa e rischia invece di penalizzare i proprietari di immobili. Tra le obiezioni principali ha destato attenzione il timore di ricadute negative sul turismo e sull’economia locale. Inoltre, preoccupa anche una presunta eccessiva ingerenza nella proprietà privata. Tutti i 36 emendamenti presentati sono stati respinti dalla maggioranza, alimentando uno scontro politico che resta aperto anche fuori dall’Aula.

Fonte: Il Corriere di Bologna

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