Chi è passato da piazza Maggiore nelle ultime ore se n’è accorto subito: qualcosa di inatteso ha fatto irruzione nello spazio più simbolico di Bologna. Sul Crescentone sono comparse gigantesche “rocce”, alte fino a quattordici metri, che sembrano atterrate da un altro mondo. Sono i primi elementi di Iwagumi – Dismisura, l’installazione artistica che Illumia e Bologna Festival regalano alla città per il periodo natalizio, trasformando la piazza in un ambiente originale.
Tra stupore e dibattito: la reazione dei bolognesi
I primi due megaliti, realizzati in tessuto gonfiabile ad alta resistenza, hanno immediatamente catturato sguardi, smartphone e commenti. Come spesso accade quando l’arte contemporanea occupa luoghi identitari, la reazione della città non si è fatta attendere. Sui social network si sono moltiplicate domande, ironie, confronti e critiche. C’è chi si chiede cosa stia accadendo in piazza Maggiore, chi paragona i megaliti a scenografie cinematografiche e chi, invece, si interroga sul loro legame con il Natale.
La curiosità, però, sembra prevalere sullo scetticismo. Molti cittadini si fermano, osservano, fotografano, cercando di interpretare il senso di queste presenze così imponenti e silenziose.

Bologna, Piazza Maggiore (Foto di Rachele Nigi)
Un progetto internazionale firmato Eness
Iwagumi – Dismisura è un’opera dello studio australiano Eness, fondato dall’artista Nimrod Weis, presente a Bologna anche durante le fasi di montaggio. Dopo essere stata allestita a Singapore, Melbourne e Dharhan, l’installazione approda per la prima volta in una città storica europea, portando con sé un’estetica che affonda le radici nella tradizione giapponese dell’iwagumi.
Il termine indica una tecnica compositiva che prevede il posizionamento armonico di rocce in uno spazio, spesso utilizzata negli acquari o nei giardini zen, per evocare equilibrio naturale e contemplazione. Trasportata nel contesto urbano, questa filosofia diventa uno strumento per rileggere la città con occhi nuovi.
Diciannove “rocce” per un percorso esperienziale
Quelli visibili in questi giorni sono solo i primi tasselli di un progetto più ampio. Alla fine dell’allestimento, previsto entro il 21 dicembre, i megaliti saranno diciannove, con altezze comprese tra i due e i quattordici metri. Le superfici, ispirate cromaticamente alle Dolomiti, si animeranno con il calare della sera grazie a un sofisticato sistema di illuminazione.
Le “rocce” reagiranno alla presenza dei visitatori emettendo suoni naturali – acqua che scorre, richiami di uccelli, voci della natura – e componendo un paesaggio sonoro in continua trasformazione.
Inaugurazione e accesso gratuito
L’accensione ufficiale è prevista per domenica 21 dicembre alle ore 18, accompagnata da un momento musicale con il soprano Iolanda Massimo e il pianista Paolo Andreoli. L’installazione resterà visitabile gratuitamente fino al 26 dicembre, grazie alla collaborazione tra Bologna Festival, Illumia, Comune di Bologna e Bologna Welcome.