Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Bologna e dintorni

“DancER”: il progetto che insegna l’inclusione attraverso la danza

Ottava edizione di “dancER”: il progetto di Vittoria Cappelli offre corsi di danza e laboratori sul fumetto agli adolescenti delle comunità di Bologna.

"dancER" (©dancER)
"dancER" (©dancER)

Nel panorama delle iniziative sociali e culturali di Bologna, occupa sicuramente un posto rilevante il progetto “dancER”. Creato da Vittoria Cappelli insieme a Gabriella Castelli, con la direzione artistica di Monica Ratti, l’iniziativa sociale si rinnova per la sua ottava edizione. Rivolti ai ragazzi e bambini tra i 7 e 14 anni, quattordici corsi di hip hop, novità, laboratori sul fumetto e sulla musica rap vengono offerti a 10 scuole di cinque quartieri di Bologna. Si tratta di un’iniziativa gratuita di inclusione giovanile che usa la danza come mezzo per favorire il sostegno emotivo, l’aggregazione e l’autenticità nei quartieri periferici della città.

Chi è Vittoria Cappelli

Vittoria Cappelli è un’importante imprenditrice e consulente culturale bolognese, attiva nella danza e nella moda. Collaborando attivamente con il Teatro Comunale di Bologna, ha creato e diffuso nuove modalità di danza e moda, specialmente dirette ai quartieri disagiati e periferici della città. Un esempio sono gli spettacoli in piazza che hanno segnato una svolta nell’intrattenimento. Nel 2023 le è stato conferito il premio “Turrita d’argento”, un riconoscimento dal Comune di Bologna per il suo contributo nel territorio alla cultura e alla danza.

Gli inizi di “dancER”

“DancER” nasce nel 2018 dalla collaborazione di Vittoria Cappelli e Gabriella Castelli, dopo avere avuto l’intuizione di come l’hip hop possa essere uno strumento efficace per promuovere l’inclusione sociale e culturale fra i giovani. Il progetto offre lezioni gratuite di hip hop e laboratori edu-creativi, pensati per stimolare la personalità e contrastare l’isolamento sociale. Infatti, nelle aree periferiche del capoluogo emiliano emergono spesso tra gli adolescenti fenomeni di marginalizzazione e mancano proposte che vogliano combattere le fragilità sociali.

"dancER" 8 (©dancER 8)

“dancER” 8 (©dancER 8)

Dove trovare i corsi

I corsi dell’ottava edizione sono previsti da ottobre 2025 fino a maggio 2026. Coinvolgono anche diverse scuole primarie e medie del comune bolognese: quando è fattibile le classi partecipano durante l’orario scolastico. I quartieri bolognesi fin d’ora interessati all’iniziativa sono Borgo Panigale-Reno, Navile, San Donato, San Vitale, Porto Saragozza e Savena. Da gennaio 2026 si aggiungerà anche il quartiere Santo Stefano. Infatti, la partecipazione è aumentata nelle varie edizioni: a partire da una decina di ragazzi, oggi se ne contano circa 400.

Le attivita di “dancER”

La scelta di insegnare l’hip hop è dovuta al fatto che è un tipo di danza che si compie in gruppo, non da soli. Le lezioni sono impartite da insegnanti professionisti, spesso con sfondi multidisciplinari. L’obiettivo dei laboratori è offrire un supporto più ampio che vada oltre alla danza. Inoltre, viene offerta anche una componente di sostegno psicologico per una comprensione migliore del benessere emotivo dei ragazzi.

Alla fine del percorso annuale è previsto uno spettacolo finale aperto al pubblico, in cui gli adolescenti si esibiscono con l’accompagnamento dei loro professori, ma anche di ballerini hip hop della scena nazionale. Uno degli obiettivi di quest’anno è creare il primo graphic novel firmato dancER e un podcast con i brani dei ragazzi su Spotify.

Il supporto a “dancER”

Il progetto consolida le collaborazioni con il Comune di Bologna, l’Assessorato alla Scuola, i Quartieri, la Regione Emilia-Romagna e fondazioni locali, come Fondazione del Monte e Fondazione Chincherini. Inoltre, è cofinanziato dall’Unione Europea.

Fonte: Corriere di Bologna

E tu cosa ne pensi?

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità
Pubblicità

Facebook