Molti personaggi importanti della nostra storia cittadina non sono nati a Bologna, ma Bologna è stata la città nella quale sono diventati famosi e nella quale spesso sono rimasti per lunghi periodi o per sempre.
Vescovi e Universitari
Spesso i Vescovi sono stati trasferiti da altre sedi, come promozione dopo aver bene operato in sedi più piccole, e qui sono diventati importanti. Da Giacomo Della Chiesa (poi Papa Benedetto XV) a Giacomo Lercaro, ambedue liguri, a Giacomo Biffi (milanese), solo per restare nel ‘900.
Un altro gruppo importante è rappresentato dai professori dell’Università. Venuti a Bologna per insegnare sono poi rimasti per sempre sotto i nostri portici: da Carducci, toscano, ad Umberto Eco, alessandrino, ai Prodi, reggiani, da Francesco Rizzoli, milanese, ad Augusto Murri, marchigiano.
Altri hanno intrecciato la loro vita con la nostra città per vicende politiche, come Re Enzo e il Cardinale Cossa, e altri ancora per costruire edifici, ferrovie, imprese.
Compianto di Niccolò dell’Arca (© Wikipedia)
Artisti di ogni genere
Per altri ancora Bologna è stata il luogo nel quale risiedere per lunghi anni come Rossini, (in Strada Maggiore) o per risiedervi negli ultimi anni come il celeberrimo Farinelli, il più grande cantante del Settecento (fuori Lame dove ora ci sono le Poste).
Nel campo dell’arte Niccolò de Apulia nel ‘400 diventò e resterà per sempre Niccolò dell’Arca per il sepolcro di San Domenico a Bologna e poi autore dell’incredibile “Compianto” in Santa Maria della Vita.
Il Vescovo Petronio, poi Santo (© Wikipedia)
Non nati a Bologna, ma bolognesi per sempre: Santi e sportivi
Addirittura, il santo patrono, San Petronio, non era bolognese di nascita, probabilmente la sua famiglia veniva dalla Gallia. Ma per tutti e per sempre è il Vescovo di Bologna per antonomasia. E i bolognesi sono “i petroniani” non per nulla.
Anche lo sport ha trasformato in bolognesi atleti approdati da tutto il mondo. A parte Bulgarelli (di Portonovo di Medicina) tutti i campioni del Bologna F.C. dello Scudetto 1964 venivano da fuori. Ma la città li adottò per sempre come bolognesi, compresi il tedesco Haller e il danese Nielsen. Ma pensando al giorno d’oggi, qualcuno dei tifosi rossoblù pensa che Orsolini non sia un bolognese acquisito?
Idem per il basket: da Ettore Messina, veneto, a Villalta e Calebotta, ambedue rimasti a Bologna dopo la fine della attività sportiva, a perfino il serbo Danilovic.
Insomma, gli esempi possono essere tanti altri se non infiniti. E alcuni di questi personaggi li consoceremo meglio qui su Radiabo.it. Ma parleremo anche di quei bolognesi che per diventare famosi o maggiormente famosi, si sono dovuti trasferire.