Dopo un silenzio live di ben sette anni, i Radiohead tornano sul palco con quattro date imperdibili all’Unipol Arena di Bologna: 14, 15, 17 e 18 novembre 2025. Unica tappa italiana del loro tour europeo, il gruppo ha già suonato a Madrid. Dopo i concerti a Bologna, i Radiohead performeranno a Londra, Copenaghen e Berlino. Questa ripartenza dopo anni segna un momento rilevante per la band britannica poiché non c’è un nuovo album da promuovere, ma semplicemente il desiderio di tornare a suonare insieme in live.
Ripassando i Radiohead
I Radiohead nacquero nell’Oxfordshire nel 1985, inizialmente sotto il nome di On a Friday, quando Thom Yorke, Colin Greenwood, Ed O’Brien e Philip Selway erano ancora studenti alla Abingdon School. Successivamente, si unì Jonny Greenwood, fratello minore di Colin, che diventò in seguito chitarrista solista e polistrumentista della band. Dopo la svolta del primo album “Pablo Honey” (1993) con il celebre brano “Creep”, i Radiohead evolverono rapidamente. Il secondo disco, “The Bends” (1995), segnò il successo in patria. Il vero salto di maturità arrivò però con “OK Computer” (1997), capolavoro riconosciuto come uno dei pilastri del rock alternativo moderno. Negli anni successivi la band esplorò territori più elettronici ed atmosferici, con album come “Kid A” (2000) o “Amnesiac” (2001). Approdò, infine, ad arrangiamenti più orchestrali in “A Moon Shaped Pool” (2016), nono e ultimo album della band.
In questi ultimi anni, i membri si sono dedicati ad altri progetti. Per esempio, Thom Yorke e Jonny Greenwood hanno fondato i The Smile. Invece, gli altri componenti del gruppo hanno realizzato lavori da solisti.

Radiohead al concerto di Madrid (©Radiohead)
Madrid come apripista per i Radiohead
Prima di arrivare a Bologna, i Radiohead hanno inaugurato il tour europeo con quattro spettacoli alla Movistar Arena di Madrid, nei giorni 4, 5, 7 e 8 novembre. Dunque, sono intuibili alcune anticipazioni per i concerti a Bologna. Innanzitutto, la band ha adottato una disposizione in the round a 360° (con il palco al centro) e un approccio busking, per creare un clima di spontaneità e interazione, tipiche dell’arte di strada. I Radiohead hanno pescato nel loro repertorio di oltre 65 brani provati nelle varie prove. Le performances madrilene hanno entusiasmato i fans. Infatti, il gruppo ha modificato la scaletta di 25 brani, optando in alcune serate per dei brani non suonati in live da molto tempo.
Per esempio, al secondo appuntamento nella capitale spagnola la band ha eseguito per la prima volta dal 2009 canzoni raramente suonate, come “Jigsaw Falling Into Place” e “Nice Dream”. Inoltre, in terza serata è comparsa per la prima volta in questo tour anche “Optimistic”. Dunque, una scaletta bilanciata tra grandi classici (come “Paranoid Android”, “Karma Police” e “Let Down”) e momenti più sperimentali. Il risultato: un’esibizione che ha celebrato l’eredità della band piuttosto che guardare semplicemente al futuro.
Aspettative per le date a Bologna
Quanto visto e accaduto a Madrid lascia ben sperare per i concerti di Bologna, andati tutti sold-out: un mix di nostalgia e sperimentazione, con scalette che variano notte dopo notte. Sicuramente ogni serata sarà diversa, con circa 25 brani scelti di volta in volta dal loro ampio repertorio. Nove di questi rimarranno inamovibili, come “2+2=5”, “Everything In Its Rights Place” e “You And Whose Army?”. Inoltre, il palco (sempre posizionato al centro) ospiterà una dozzina di schermi sospesi che si sposteranno e cambieranno posizione ad ogni canzone.

Thom Yorke (©Thom Yorke)
Il look della band: Thom Yorke e il suo capello
I look dei Radiohead hanno sempre colpito per il loro fascino un po’ sobrio, adattato nel corso degli anni. Dai primi maglioni oversize e magliette con scritte strane o di altre band, il gruppo ha sempre cercato di seguire uno stile misurato col proprio tempo.
In particolare, Thom Yorke ha sempre avuto una sensibilità stilistica ben definita, con giacche oversize, pantaloni ampi e capi di designer avantgarde. Ciò che però ha sempre colpito il pubblico, è stato il suo taglio di capelli, molto spesso non convenzionale. Dopo averli decolorati e tinti, tenuti corti in maniere differenti, il cantante del gruppo oggi (a 57 anni) preferisce averli lunghi dietro le orecchie e accompagnati da una barba curata. Dunque, lo stile di Yorke continua a essere un mix riconoscibile di eleganza disinvolta e sovversione silenziosa. Un modo di vestire e presentarsi che riflettono la sua musica: emotivamente pensata e fuori dagli schemi.
Fonte: Il Resto del Carlino
