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Un cane, un riccio e un luccio per le strade di Bologna

Tre curiosità su tre odonimi particolari di altrettante strade del centro di Bologna. Via dal Luzzo, via del Riccio e via del Cane: cosa c’entrano i tre animali?

Un cane un riccio e un luccio a Bologna
Un cane un riccio e un luccio a Bologna

L’approfondimento sulla storia di Bologna di oggi, prende piede dall’immagine surreale di apertura, che mostra un cane, un luccio e un riccio camminare in una strada immaginaria della nostra città.

Ci sono un riccio, un cane e un luccio… sembra quasi una storiella di Natale, ma sono “solo” alcune delle curiosità che Bologna si porta dietro con i propri vicoli e portici.

Un luccio a Bologna: via dal Luzzo

Nella prima traversa a destra di Strada Maggiore sul muro di una casa si vede la scultura di un grande pesce, un luccio. Sembra la cosa più naturale del mondo dato che quella strada è via dal Luzzo, ma non è assolutamente così!

Innanzitutto, la strada si chiama via dal Luzzo e non “del” come molti dicono. E questo è determinante.

In questa strada avevano case, molto in antico, i Liuzzi (da cui Mondino dé Liuzzi anatomista del ‘300) che nei documenti sono ricordati anche come Luzzi o Lucci. La strada era quindi Via dai Liuzzi; in dialetto Liozz.

La famiglia si estinse e si perdette il ricordo del perché quella strada si chiamasse così. Per corruzione Liozz diventò Lozz come il pesce e qualcuno pensò di ribadirlo mettendo la scultura ittica su muro. Al tempo della sistemazione dei nomi delle strade, dopo l’unità d’Italia, si recuperò il significato vero della strada rendendo il pesce una curiosità e il ricordo di un errore.

La scultura del pesce in Via dal Luzzo a Bologna (Elisa Barbari elisabarbari.wixsite.com)

La scultura del pesce in Via dal Luzzo a Bologna (© Elisa Barbari elisabarbari.wixsite.com)

Un riccio a Bologna: via del Riccio

La stessa cosa accadde per via del Riccio. La strada ricorda una famiglia Richo o Ricco o Riccio o Rizzo (la cristallizzazione dei cognomi non c’era in antico). Un esponente dei Riccio è raffigurato in un affresco di Palazzo Savioli come protagonista di un avvenimento del ‘200.

Anche in questo caso, perduto il ricordo della famiglia, il riccio diventò una scultura che fino a pochi anni fa si vedeva all’angolo di Via Barberia. Ora non c’è più, ma sul muro si vede la traccia della formella che lo conteneva. Recentemente è ricomparso un riccio (in formato ridotto) al civico 2.

La statua del riccio presente un tempo in Via del Riccio a Bologna

La statua del riccio presente un tempo in Via del Riccio a Bologna (© Le strade di Bologna)

Un cane a Bologna: via del Cane

Diverso è il caso di via del Cane. In antico era Via del Guazzaduro, cioè del guazzatoio. Il luogo dove gli animali potevano bagnarsi e abbeverarsi grazie all’acqua del fossato della prima cerchia di mura, quella di selenite. Già nel ‘400 il guazzatoio era sparito e la strada cominciò ad essere intitolata ai Barbazzi: le case dei Barbazzi ora sono quelle di via Garibaldi 3 e 3/2, con il retro su Via del Cane dove affiorano ricordi medievali.

Ma dal ‘600 compare per questa strada il nome di Via del Cagnolo. E una scultura con un cane (molto rovinata) è ancora individuabile all’angolo con via Marsili: ma in questo caso non è del tutto chiaro se sia nato prima l’uovo o la gallina… pardon, prima l’odonimo o la scultura.

Via del Cane a Bologna, con lo spazio della piccola statua ormai rovinata

Via del Cane a Bologna, con lo spazio della piccola statuetta ormai rovinata

Fonti: “Le vie di Bologna” di Mario Fanti e “Origine di Bologna vol.2” di Carlo Pelagalli

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