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Tra cielo e mare, la vita è ancora adesso: Claudio Baglioni inaugura il Grand Tour a Lampedusa

Claudio Baglioni (Foto Depositphotos)
Claudio Baglioni (Foto Depositphotos)

L’instancabile Claudio Baglioni ha ripreso il suo viaggio, quello intrapreso ormai più di 50 anni fa e che strada facendo lo ha portato su palchi, stadi, palazzetti, teatri e in luoghi simbolo di bellezza del nostro Paese.

La vita è adesso

La vecchia edizione dell’album La vita è adesso

E allora via, si riparte con il nuovo Grand tour che celebra i 40 anni di uno straordinario successo: l’uscita dell’album dei record che ha venduto 4 milioni e mezzo di copie e che è stato in testa alle classifiche per 27 settimane consecutive. La vita è adesso è riapparso recentemente in una nuova edizione.

La nuova edizione dell’album La vita è adesso

A Lampedusa, la rassegna O’Scià

Il concerto inaugurale si è svolto lo scorso 27 settembre in una cornice molto cara allo stesso cantautore: Lampedusa, luogo simbolo nel quale Baglioni per 10 anni ha organizzato, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi dell’immigrazione, la rassegna O’Scià. Concerti ai quali hanno partecipato artisti che con Baglioni hanno sul palco condiviso la stessa sensibilità e lo stesso tipo di impegno sociale.

«Siamo trombettieri che suonano la carica ma non sanno fare la guerra»

Oggi, ripensando a quegli anni, il cantautore con rammarico ha detto di essere rimasto deluso e di essersi sentito sconfitto. «Gli artisti– ha affermato- servono a poco» e ha aggiunto: «siamo trombettieri che suonano la carica ma non sanno fare la guerra».

25 Voli e 14 Navi per il concerto-evento

Per partecipare al primo concerto di questo nuovo tour che porterà Baglioni ad esibirsi in altre 40 date all’aperto e in molti luoghi rappresentativi, nei parchi e nelle ville dall’importante valenza culturale per l’Italia, i suoi fan sono approdati sull’isola con 25 voli e ben 14 navi che l’organizzazione dell’evento ha predisposto per l’occasione.

Tre ore e mezza di musica senza tempo

Claudio Baglioni a Lampedusa

In tutto sono stati 9.500 i fortunati possessori dei braccialetti che, gratuitamente, hanno potuto assistere ad uno spettacolo di tre ore e mezza di musica. Nel campo sportivo dell’isola, i cui alberghi e strutture erano al completo, hanno risuonato le note di canzoni che il tempo non ha scalfito e che continuano ad essere le colonne sonore di tante storie d’amore.

I medley e l’intero album in scaletta

Oltre ai medley che hanno riproposto, talvolta anche con nuovi arrangiamenti, brani celebri e amati da generazioni come Io sono qui, Dagli il via, Acqua dalla Luna o Poster, nello show il cantautore ha cantato tutti i pezzi contenuti nell’album a cui il tour è dedicato: da La vita è adesso, Uomini persi, Amori in corso a E adesso la pubblicità.

Da Questo piccolo grande amore a Mille giorni di te e di me: i brani simbolo in scaletta

Una scaletta nella quale non potevano non essere inseriti brani ai quali Baglioni deve molto del suo intramontabile successo. Chi non ha mai cantato Questo piccolo grande amore che fu designata come canzone d’amore del secolo? Ecco così che all’unisono il pubblico ha intonato con Claudio i testi di brani profondi e significativi come E tu come stai? Amore bello, Strada facendo, Via e Mille giorni di te e di me. 

Durante Avrai, il commovente momento

Durante l’esecuzione di una canzone con la quale Baglioni ha un forte legame affettivo, Avrai (scritta per la nascita del figlio Giovanni), il cantautore si è concesso un momento di commozione che per due volte lo ha portato, per la voce rotta dal pianto, ad interrompersi e a lasciare ai propri musicisti il compito di proseguire. «Mi sono commosso pensando al mio nipotino. Invecchiando si peggiora –ha rivelato Claudio alla fine dello spettacolo- è stato il concerto più difficile della mia vita. Lampedusa e Roma sono i due posti che mi emozionano, sono a casa, e a casa non puoi fare il divo». 

«La pace è un sogno che non bisogna mai smettere di sognare»

In questa notte di note, Baglioni ha introdotto alcune canzoni parlando degli eventi che stanno segnando questo difficile periodo storico.  A proposito di quanti prendono o non prendono posizione su determinati argomenti, ha affermato: «Detesto quelli che su ogni cosa dicono la loro. A 74 anni non ho ancora capito niente». Ma di una cosa è certo «la pace è un sogno che non bisogna mai smettere di sognare perché è l’unico modo per evitare che il mondo precipiti nell’incubo». Anche se è difficile in un momento in cui ci sentiamo tutti uomini persi dal mondo con tutti i cuori dispersi nel mondo. 

La vita è adesso e continua oltre il 2026

Aveva annunciato che nel 2026 si sarebbe ritirato dalle scene, tuttavia Claudio sembra non volersi fermare e ha già in programma, dopo la fine di questo Grand tour, qualche evento unico nel 2027. Probabilmente terminerà a Roma.

Intanto ha in progetto la realizzazione di un desiderio ovvero quello di realizzare una raccolta di immagini per documentare questo nuovo viaggio appena intrapreso la cui prima tappa è terminata con uno scenografico spettacolo pirotecnico e con la suggestiva immagine dei bagliori dei fuochi d’artificio che cadono tra cielo e mare.

 

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