La Sala delle Ciminiere del MAMbo in via Don Minzoni 14 ospita la terza edizione del Festival BOoks, una rassegna dedicata ai libri d’arte e d’artista. Al Festival, ideato da Danilo Montanari Editore in collaborazione con il Museo d’Arte di Bologna, quest’anno parteciperanno 37 espositori.
Il libro d’arte come ponte tra artisti e collezionisti
L’obiettivo, hanno affermato i curatori Danilo Montanari e Lorenzo Balbi, è «di proporre, grazie al libro come medium, contenuti e occasioni che facilitino il rapporto diretto, di conoscenza e scambio, tra artisti e collezionisti, senza rinunciare ad una vocazione di mercato». L’evento, iniziato ieri, venerdì 26 settembre e che si protrarrà fino a domani, domenica 28, costituisce un’occasione importante di incontro tra librai ed editori italiani ed internazionali specializzati nel settore.

Per quest’anno l’immagine scelta per rappresentare edizione 2025 di BOoks è stata realizzata dall’artista Giuseppe De Mattia.
La manifestazione nasce dall’eredità lasciata da Artelibro, rassegna bolognese terminata circa 10 anni fa e che fu inaugurata nel 2003 e che si concluse con la sua ultima edizione nel 2014. Il Festival si ispira anche a Fiera Libro Arte Torino (FLAT), svolta nel capoluogo piemontese nel biennio 2017-2019.
La novità di questa edizione
La novità di questa edizione è la sezione dedicata ai libri d’artista che sono stati realizzati dalle studentesse e dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. L’intento è quello di far conoscere e di dare spazio ad una nuova generazione di autori e autrici. Il lavoro editoriale giudicato più meritevole sarà premiato da Danilo Montanari. Il vincitore otterrà un riconoscimento elargito dalla Banca di Bologna che ha da qualche tempo stretto un sodalizio con il Museo al fine di promuovere nuove iniziative artistiche e culturali.
Nell’edizione di quest’anno si è pensato di focalizzare l’attenzione su quattro ambiti espositivi e nuclei tematici che ripercorrono la storia dell’editoria d’arte italiana.
Il primo nucleo espositivo
Il primo appuntamento, Mario Diacono. Gli anni di Bologna 1977-1979, a cura di Fosca Ugoletti e Greta Virdis e realizzato in sinergia con la Collezione Maramotti di Reggio Emilia, si configura come un tributo allo scrittore, artista e gallerista che animò la scena culturale bolognese in quegli anni prima di trasferirsi a Roma. Un percorso che pone l’accento, in particolare, sul profondo legame intellettuale e creativo con Claudio Parmiggiani. In via Santo Stefano 20 si tennero le mostre di Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Nicola De Maria e Sandro Chia.

Il secondo nucleo espositivo
Il secondo ambito è quello intitolato a Franco Guerzoni, artista modenese. Egli legò la propria attività alla Galleria Studio G7 dove trovò uno spazio adatto per esprimere la propria poetica visiva. La sua arte si ispira ad un approccio profondamente riflessivo sul tempo, la memoria e la traccia, che prende vita attraverso opere che evocano pareti consumate e affreschi cancellati con il tentativo di far riemergere qualcosa che non è visibile o dimenticato.
Il terzo nucleo espositivo
Il terzo settore è dedicato a Mario Giacomelli con Libri ed Ephemera 1955–2025. In ricordo del fotografo e tipografo di origini marchigiane, è presente una vasta selezione di materiali d’archivio che raccontano settant’anni di carriera e ricezione critica. I libri, i depliant, le riviste, i cataloghi e le copertine provengono dalla Libreria di Frusaglia. Giacomelli iniziò a 13 come garzone nella Tipografia Giunchedi. Dopo aver lavorato come operaio tipografo, aprì nel 1950 una propria tipografia grazie ad un prestito fattogli da un’anziana donna che era ricoverata in un’ospizio dove lavorava la madre. In poco tempo la tipografia marchigiana divenne un punto di riferimento nel quale si incontrarono artisti e studiosi provenienti da tutto il mondo.
Saranno visionabili anche il catalogo del primo premio vinto da Giacomelli al concorso fotografico svoltosi nel 1955 a Castelfranco Veneto e la copertina di Art e Dossier realizzata nel 2025.
Il quarto nucleo espositivo
Il quarto ed ultimo nucleo espositivo omaggia l’artista, scrittore e saggista Gianni Emilio-Simonetti il quale fece parte del movimento artistico Fluxus attraversando arte visiva, performance, poesia, musica e filosofia. La sua produzione artistica comprende installazioni, performance, poesia visiva e sonora, video e saggi filosofici e critici. Il forte approccio ironico e provocatorio contraddistinguono le sue opere, coerenti con l’estetica del movimento artistico.

Il programma di domani
In programma domani l’incontro tra Franco Guerzoni e Adele Ghirri, figlia del fotografo Luigi Ghirri. Danilo Montanari, inoltre, si intratterrà con Beppe Ramina parlando del contesto politico e culturale bolognese degli anni’70, argomento sul quale si svolgerà un dibattito che coinvolgerà lo scrittore Luigi Ballerini che traccerà un ritratto di Mario Diacono.
Il Festival BOoks fa parte di Bologna Estate 2025. L’allestimento è stato ideato con il proposito di istaurare un’atmosfera di convivialità aperta ad incontri ed approfondimenti. Il cartellone è promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.