Dal 6 al 13 dicembre 2025, l’Appennino bolognese torna a risplendere sotto i riflettori della 24ª edizione del Festival del Cinema di Porretta Terme. Con la direzione artistica di Luca Elmi, la kermesse farà dialogare maestri e nuove generazioni, comunità locali e sguardi internazionali, tra la memoria e la sperimentazione.
Storia del Festival del Cinema di Porretta Terme
Il Festival del Cinema di Porretta Terme nasce negli anni ’60 dalla passione degli abitanti di Alto Reno Terme per la settimana arte, anche se viene fondato ufficialmente dall’amministrazione comunale nel 2002. Nel corso dei decenni il festival diviene un punto di riferimento per registi e attori emergenti, attirando nomi importanti del panorama nazionale. Dopo una pausa negli anni ’80, la manifestazione è stata rilanciata con un nuovo progetto culturale centrato sulla memoria del cinema e sulla formazione delle nuove generazioni.
Oggi conserva la sua identità originaria: un festival “di comunità” che unisca tradizione e innovazione. I contribuenti: la Regione Emilia-Romagna, il MIC e il Comune Alto Reno. Molti i collaboratori: la Cineteca di bologna, il CSC centro sperimentale e l’Emilia-Romagna Film Commission. Patrocinio di: Città metropolitana, Unione appennino bolognese, AFIC e FICE.
Apertura: omaggio alla memoria di Tazio Secchiaroli
L’edizione si apre con un omaggio al celebre fotografo Tazio Secchiaroli, figura chiave del cinema italiano. Noto anche come “paparazzo” raccontato da Fellini, si tratta di un artista che è stato capace di trasformare il dietro le quinte in una forma autonoma di racconto. In questa occasione verrà inaugurata una mostra con immagini inedite tratte dal suo archivio personale, mai sviluppate fino ad oggi.
Margarethe von Trotta e “Rosa L.” (©Margarethe von Trotta)
L’ospite d’onore del Festival del Cinema di Porretta Terme: Margarethe von Trotta
Il festival dedica alla grande regista tedesca Margarethe von Trotta una retrospettiva di sei suoi titoli fondamentali. Dunque: “Rosa L.” (1986), “Anni di piombo” (1981), “Il lungo silenzio” (1993), “Hannah Arendt” (2012), “La promessa” (1995) e “Ingeborg Bachmann” (2023). Von Trotta arriverà a Porretta Terme per incontrare il pubblico e ricevere un premio: un momento non solo celebrativo ma anche riflessivo sul suo contributo al cinema femminile e politico.
“La prima volta di …” Terry Gilliam
Una delle sezioni più attese è “La prima volta di …”, quest’anno dedicata al regista visionario Terry Gilliam. Domenica 7 dicembre verrà proiettato “Jabberwocky” (1977), il suo film d’esordio, mai distribuito in Italia.
Cinema indipendente italiano e talenti emergenti
Non mancherà lo spazio dedicato al cinema indipendente italiano, con il Concorso “Fuori dal Giro”. Vi possono partecipare lungometraggi (fiction, documentari, animazioni) prodotti o coprodotti in Italia tra ottobre 2024 e settembre 2025. Previsti due premi: uno assegnato dal pubblico e l’altro dalla Giuria Giovani, composta da studenti del territorio.
Il Festival del Cinema di Porretta Terme rinnova il gemellaggio con Memphis: sguardi internazionali del cinema
La 24esima edizione della kermesse rinnova il gemellaggio con Memphis, città simbolo della musica soul e della cultura americana. Grazie alla collaborazione con la Film Commission di Memphis e Shelby County, a Porretta arriverà in anteprima un film statunitense: “Hoop Street”. Arriveranno in loco anche il regista Princeton James e la produttrice-esecutiva e sceneggiatrice Teresa Dickerson. Prevista anche la proiezione di “Hustle & Flow” (2005) di Craig Brewer, una storia di riscatto e aspirazioni in un contesto urbano difficile ma ricco di speranza.
Inoltre, il festival ha già portato due film italiani a Memphis, sostenuti dalla Emilia-Romagna Film Commission. Si tratta di “Diabolik” dei Manetti Bros. e “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Stefano Cipani.

Premio Elio Petri al Festival del Cinema di Porretta Terme (©Festival del Cinema di Porretta Terme)
Premio Nazionale Elio Petri e riconoscimenti speciali
La 24ª edizione del Cinema di Porretta Terme rinnova anche il Premio Nazionale Elio Petri, intitolato al regista simbolo del cinema politico italiano. La vincitrice del premio di quest’anno, Alissa Jung, sarà presente a Porretta per ritirare il riconoscimento durante la serata inaugurale del 6 dicembre. Inoltre, l’attrice e regista Valeria Golino riceverà il Premio Speciale Elio Petri. Il premio per il contributo critico andrà a Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), per i suoi oltre quarant’anni di attività.
Cinema per le scuole e incontri formativi
Il festival dedica uno spazio educativo e formativo attraverso l’incontro con CamERActing – Essere attori nell’audiovisivo, curato dall’ente formativo Cronopios. Il 10 dicembre l’attore Stefano Pesce e l’attrice Licia Navarrini dialogheranno con gli studenti sul mestiere dell’attore nel cinema contemporaneo. Seguirà la proiezione di “La voce di Hind Rajab” (2025) di Kaouther Ben Hania. L’11 dicembre, invece, sarà presentato “Tutto quello che resta di te” (2025) di Cherien Dabis, un film che permette di riflettere su identità, migrazione e relazioni familiari.
Cinema estero e novità: lo sguardo altrove
Nella sezione “Uno sguardo altrove”, il festival dedica attenzione alle cinematografie straniere. Quest’anno il focus mira il Giappone, con la proiezione in anteprima nazionale di “Brand New Landscape” (2025) di Yuiga Danzuka.
Una tavola rotonda per il futuro dei festival
Sabato 13 dicembre, nel pomeriggio di chiusura, il festival ospiterà una tavola rotonda intitolata “Una battaglia dopo l’altra: i festival cinematografici tra presente e futuro”. Dunque, un momento di riflessione sul senso dei festival oggi, sul loro ruolo culturale e sulla sfida di rinnovarsi mantenendo un’identità. Moderata da Roy Menarini (insegnante all’Alma Mater Studiorum di Bologna), l’iniziativa vedrà la partecipazione di Pedro Armocida (Presidente AFIC), Federico Zocca e Marco Dalla Gassa (Consulta Universitaria di Cinema), Beatrice Fiorentino (Settimana della Critica di Venezia) e Nicoletta Romeo (Direttrice del Trieste Film Festival).
Fonte: Il Resto del Carlino