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Tredici Pietro all’Estragon Club di Bologna

Il rapper Tredici Pietro inaugurerà la prima tappa del suo “Non Guardare Giù Tour 2025” a Bologna, la sua città d’origine. Tre date su quattro in sold out.

Tredici Pietro e "Non Guardare Giù Tour 2025" (©Tredici Pietro)
Tredici Pietro e "Non Guardare Giù Tour 2025" (©Tredici Pietro)

Questa sera l’Estragon Club (V. Stalingrado, 83) ospiterà la prima tappa di “Non Guardare Giù Tour 2025” di Tredici Pietro. Bolognese d’origine, nonché figlio del celeberrimo Gianni Morandi, il giovane artista sceglie come prima data del suo tour il capoluogo emiliano, rendendogli omaggio. L’evento, che ha registrato il sold out, testimonia l’affetto che il pubblico nutre nei confronti di Tredici Pietro. Infatti, il giovane rapper negli ultimi anni ha saputo ritagliarsi uno spazio autentico e in continua evoluzione nel panorama rap/urban italiano.

Tredici Pietro: un Morandi alla ricerca della sua strada

Tredici Pietro, all’anagrafe Pietro Morandi, nasce a Bologna il 9 agosto 1997. Figlio di Gianni Morandi e di Anna Dan, fin da giovane si avvicina alla musica, appassionandosi al rap. A Bologna conosce il produttore discografico Mr. Monkey, col quale instaura un rapporto d’amicizia. Nel 2018 avviene il suo esordio discografico col singolo “Pizza e fichi”, col quale ottiene i primi successi. Di questo periodo si ricordano altri brani, come “Piccolo Pietro” e “Rick e Morty”.

Il primo EP (extended play) del giovane rapper esce nel 2019: si tratta di “Assurdo” che segna l’ingresso di Pietro sulla scena rap/urban. Tuttavia, “X questa notte” (2021), il secondo EP prodotto da Andry The Hitmaker, con collaborazioni di Mecna, Nayt e Giaime, segna un’evoluzione. Difatti, i brani di questo progetto presentano sonorità più curate, atmosfere diverse e testi che mostrano una crescita rispetto agli inizi.

Gli album di Tredici Pietro

Il primo album ufficiale di Tredici Pietro esce nell’aprile 2022: si tratta di “Solito posto, soliti guai”. Questo disco recupera i brani dell’EP precedente ed aggiunge tracce inedite come “Solito posto, soliti guai”, “Fumo pensando a te” e “Come fossi andato via”. A dicembre esce “Lovesick”, con la collaborazione di Lil Busso. Si tratta di un joint-album, prodotto sotto la cura di unico producer, ma con la presenza di altri artisti, come VillaBanks.

Il secondo album da solista esce, invece, nell’aprile del 2025: “Non guardare giù” rappresenta una svolta nella sua maturazione artistica. Infatti, con questo progetto approfondisce la varietà sonora (attraverso sonorità trap, rap old-school, soul, acustico, drum’n’bass e rock), ma anche i testi si fanno più introspettivi. Inoltre, il 21 novembre ha pubblicato il nuovo singolo, “La fretta”: simbolo di grande creatività.

Le recenti novità

Ad aver fatto espandere l’interesse nei confronti di Tredici Pietro, appuntiamo due fattori principali. Il primo corrisponde alla collaborazione con un artista esperto del rap, ovvero con Fabri Fibra, col quale realizza “Che gusto c’è”. Questo brano testimonia che, attraverso l’incontro generazionale dei due artisti, Tredici Pietro è ormai parte integrante del panorama rap contemporaneo italiano. Il secondo fattore, recentissimo, riguarda la partecipazione di Pietro al Festival di Sanremo 2026.

“Non Guardare Giù Tour 2025” e la data all’Estragon di Bologna

Il “Non Guardare Giù Tour 2025” parte proprio questa sera da Bologna, la città natale dell’artista. Dunque, Tredici Pietro torna “a casa”, riparte dalle origini, presentando alla sua gente uno spettacolo intimo, arricchito da una live band. Sul palco con lui: Fudasca (basso), Sedd (synth), Andrea Palmeri (batteria) e Matteo Cantagalli (tastiere e chitarra). Ne risulterà una ampia profondità sonora: dunque, un live pensato per valorizzare le rime di Pietro, ma anche l’atmosfera e le emozioni dell’artista. Dopo il concerto a Bologna, il giovane cantante proseguirà il suo tour a Roma (6 dicembre) e a Milano (8 e 9 dicembre). Tutti gli appuntamenti, tranne quello dell’8 dicembre (aggiunto recentemente), registrano il sold out dei biglietti.

Insomma, Tredici Pietro ha dimostrato che il suo cognome — pur importante — non è bastato da solo. Il giovane rapper ha lavorato con impegno, costruendosi una propria identità musicale e trasformando le esperienze personali in versi capaci di parlare a molti.

Fonte: Corriere di Bologna

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