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Addio a Peppe Vessicchio: il direttore d’orchestra più amato d’Italia

Si è spento all’età di 69 anni il maestro Peppe Vessicchio, ricoverato presso l’ospedale San Camillo di Roma a causa di una complicazione improvvisa. La famiglia, profondamente scossa, ha chiesto il massimo riserbo in queste ore di dolore. «I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata», si legge nel bollettino ufficiale dell’ospedale.

Direttore d’orchestra, compositore, arrangiatore e volto televisivo entrato nel cuore di milioni di spettatori, Vessicchio è stato un’autentica leggenda del Festival di Sanremo e una delle figure più amate della musica italiana. Con il suo inconfondibile stile e quel carisma gentile, è riuscito a unire competenza e passione, conquistando generazioni diverse e trasformandosi in un simbolo della cultura musicale italiana.

Dal 1990, la sua presenza sul palco dell’Ariston  è stata quasi una costante, al punto da renderlo una vera e propria icona della kermesse canora più amata d’Italia.

Arrangiamenti entrati nella storia musicale

Nel corso degli anni, Vessicchio ha collezionato ben quattro vittorie come direttore d’orchestra, firmando arrangiamenti entrati nella storia della musica italiana: Sentimento degli Avion Travel (2000), Per dire di no di Alexia (2003), Per tutte le volte che di Valerio Scanu (2010) e Chiamami ancora amore di Roberto Vecchioni (2011).

L’icona musicale del Festival di Sanremo

A coronare questi successi, una lunga serie di riconoscimenti come miglior arrangiatore, premi che consacrano il suo talento e quella sensibilità musicale inconfondibile che lo ha incoronato, per il pubblico, più di un semplice maestro d’orchestra: un’icona di Sanremo stesso.

E tu cosa ne pensi?

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