Oggi 4 dicembre esce al cinema “Attitudini: nessuna”, ultimo film-documentario del famoso trio comico composto da Aldo, Giovanni e Giacomo. Diretto da Sophie Chiarello, non si tratta di una commedia in senso tradizionale, ma di un documentario che ripercorre la vita e la carriera del trio, dai loro inizi all’adolescenza, fino al successo. Il titolo prende ispirazione da un episodio scolastico di Aldo: “attitudini: nessuna” era la voce apparsa su una delle sue pagelle delle medie. Dunque, un giudizio divenuto col tempo un simbolo, quasi paradossale, della loro storia fatta di talento e determinazione, e di un forte rapporto di amicizia.
Aldo Giovanni e Giacomo: chi sono
Il trio di Aldo, Giovanni e Giacomo rappresenta da decenni una delle colonne portanti della comicità italiana. Aldo Baglio (vero nome Cataldo), nato a Palermo nel 1958, si trasferì da bambino con la famiglia a Milano. Nati a Milano, invece, Giacomo Storti (classe 1957) e Giacomo Poretti (classe 1956). Negli anni i tre hanno attraversato più mezzi di comunicazione: dal cabaret al teatro, dalla televisione al cinema. Hanno, dunque, costruito un ampio repertorio, fatto di sketch, personaggi e gag, distinto da un’intensità e autonomia creativa unica nel panorama nazionale.
Gli esordi: dal duo al trio
All’inizio tutto parte da Aldo e Giovanni. Conosciutosi da giovani, durante l’adolescenza a Milano, decidono di mettersi in gioco nel mondo del cabaret e della comicità sperimentale. In un’estate degli anni ’80, in un villaggio turistico della Sardegna, Aldo e Giovanni incontrano Giacomo, che allora faceva parte di un duo comico con Marina Massironi. Nel 1991 Giacomo si unisce ufficialmente ad Aldo e Giovanni, assumendo inizialmente un nome provvisorio: “Galline Vecchie Fan Buon Brothers”. Solo poco dopo adottano in definitiva il nome di “Aldo Giovanni e Giacomo”.
Teatro, televisione e i primi successi di Aldo Giovanni e Giacomo
Negli anni ’90 il trio comincia a farsi notare seriamente: sul palco teatrale uno dei primi spettacoli a riscuotere successo risale al 1992, ovvero “Lampi d’estate”. Inoltre, iniziano a comparire in televisione, in programmi come Rai, e poi entrano a far parte del cast del celebre show di Italia Uno, “Mai dire Gol”, dove portano in scena alcuni dei loro personaggi più caratteristici. Attraverso la fusione di linguaggi teatrali e televisivi, la loro comicità diventa immediatamente riconoscibile.
Aldo, Giovanni e Giacomo in “Tre uomini e una gamba” (©Aldo, Giovanni e Giacomo)
Il cinema di Aldo Giovanni e Giacomo
Il passaggio al grande schermo arriva nel 1997 con “Tre uomini e una gamba”, diretto da loro insieme a Massimo Venier, che gli affiancherà per molti altri progetti. Quello di Aldo, Giovanni e Giacomo è un successo enorme e inaspettato che, film dopo film, conquista un’ampia fetta di pubblico. Tra i titoli più noti: “Così è la vita” (1998), “Chiedimi se sono felice” (2000), “Tu la conosci Claudia?” (2004, con la partecipazione di Paola Cortellesi) e “Il ricco, il povero e il maggiordomo” (2014).
“Attitudini: nessuna”: un viaggio nella memoria del trio
“Attitudini”, raccontando la storia del famoso trio comico, non si limita solamente a rendere omaggio al passato. Infatti, il film invita anche a riflettere su cosa significhi credere nei propri sogni, sull’importanza dell’amicizia e della passione. Nel documentario si alternano i ricordi, le interviste, i materiali d’archivio, i filmati d’epoca e i momenti intimi, permettendo ai protagonisti di raccontarsi in modo autentico, non tralasciando i momenti di vulnerabilità.
Un’amicizia profonda che va oltre la scena
Oltre la comicità, il legame forte di amicizia tra Aldo, Giovanni e Giacomo corrisponde a una delle caratteristiche più emblematiche del trio. Nel corso degli anni, i tre hanno mostrato di oltrepassare il rapporto professionale, condividendo ricordi, successi, fallimenti e difficoltà. A confermarlo, “Attitudini: nessuna” mette in luce la loro storia, fin dagli esordi da ragazzi. Ognuno con la propria storia, le proprie insicurezze e i propri sogni, ha deciso di scommettere sull’amicizia, sul talento, e su un sogno comune.
Dunque, “Attitudini” funge da dichiarazione d’amore, sì verso il teatro, verso la comicità e verso l’Italia di una volta. Ma anche verso l’amicizia reale, quella che resiste ed evolve negli anni. Infatti, ancora oggi, anche se ognuno si dedica a una propria attività, i tre continuano a lavorare insieme e non pensano minimamente a sciogliere il trio.
Fonte: Il Resto del Carlino