Il 23 settembre si è spenta all’età di 87 anni Claudia Cardinale, diva e leggenda del cinema italiano e internazionale, un’icona senza tempo. L’attrice è morta circondata dall’affetto dei figli, nella quiete della sua casa a Nemours in Francia.
L’attrice dallo sguardo intenso e magnetico
Claudia Cardinale è stata il volto del grande cinema soprattutto europeo, musa e fonte d’ispirazione di registi come Visconti, Fellini, Leone e Herzog. In oltre 150 film ha saputo unire il suo carisma inconfondibile, il suo immenso talento di toccare generi diversi e il suo profondo impegno civile. E’ diventata così un simbolo non solo artistico e cinematografico, ma anche culturale.
Intensa, magnetica è stata la sua presenza sullo schermo. Ha lasciato un segno indelebile grazie al suo sguardo ipnotico capace di rimanere impresso nel cuore degli spettatori e scolpendo la memoria del cinema mondiale.
Non solo diva: la storia di Claudia Cardinale
Nata a Tunisi il 15 aprile 1938 da una famiglia di origine siciliana, nel 1957 vinse un concorso di bellezza e fu premiata con un viaggio alla Mostra del Cinema di Venezia, fu lì che attirò per la prima volta l’attenzione del mondo del cinema. Divenne così in pochi anni la musa preferita di registi del calibro di Luchino Visconti, Federico Fellini, Sergio Leone e Mario Monicelli. Dietro l’immagine da diva la Cardinale ha nascosto la sua storia, fatta anche di sofferenza e segreti dolorosi. A soli vent’anni, fu vittima di una violenza sessuale da cui nacque, nel 1958, il suo primo figlio, Patrick che presentò al pubblico come suo fratello per proteggere la sua carriera.

La foto fu scattata nel 1959 a Roma. E’ stata in seguito scelta come manifesto del settantesimo Festival di Cannes del 2017.
I suoi tratti mediterranei, il suo sguardo fiero, i suoi occhi magnetici e la sua voce intensa che scelse di non far doppiare mai la rendono unica. E’ stata una donna fuori dagli schemi e dai cliché, libera e irripetibile.
La sensualità enigmatica in 8½ di Federico Fellini
Il trionfo cinematografico di Claudia Cardinale fu scandito da interpretazioni che sono entrate a far parte della storia del cinema. La sua sensualità enigmatica ottenne un successo straordinario nella sua interpretazione in 8½, capolavoro di Federico Fellini.
Claudia Cardinale si cimentò nel ruolo della donna ideale, sogno irrepetibile di Guido Anselmi impersonato da Marcello Mastroianni. Sullo schermo appare come come una figura eterea, evanescente e incorporea. Vuole rappresentare l’essenza della purezza, di quell’amore che contrasta con i conflitti e la crisi interiore del regista. Nonostante le poche battute, Claudia Cardinale, grazie a questo ruolo e al suo innato carisma, si impone come simbolo di bellezza ed eleganza.
La forza tragica in C’era una volta il West di Sergio Leone
La forza tragica e silenziosa dell’attrice emerge in tutta la sua potenza nell’opera cinematografica di Sergio Leone, C’era una volta il West. Con questo ruolo riesce a portare in scena l’immagine di una donna, Jill McBain, ex prostituta arrivata nel West, dalla forte personalità, capace di sopravvivere e ricominciare grazie alla sua resilienza. I silenzi e gli sguardi che la contraddistinguono si trasformano in forti strumenti narrativi descrivendo una figura femminile che non ha bisogno né di essere salvata né di alzare la voce per imporsi e farsi riconoscere.
Il valzer ne Il Gattopardo di Luchino Visconti
Nonostante i numerosissimi film girati e nonostante la sua interpretazione sia magistrale in alcuni di essi, la pellicola alla quale la Cardinale rimarrà sempre associata è certamente Il Gattopardo diretto da Luchino Visconti. Il ballo, i primi piani del viso di Angelica ritratto in tutte le sue espressioni sono scene entrate a far parte dell’immaginario collettivo e che hanno alimentato i sogni di generazioni di spettatori.
La coppia Cardinale-Delon è diventata iconica e indimenticabile. Il valzer di Angelica Sedara con Tancredi, sotto lo sguardo del Conte di Salina interpretato da un intenso Burt Lancaster, è una delle scene più rappresentative e suggestive del nostro cinema. Il ruolo di Angelica continuerà ad avere per molti il volto dell’attrice che meglio è riuscita a interpretare. La Cardinale è riuscita a dare vita ad un personaggio che incarna l’energia del cambiamento, la sensualità e la forza di una giovane donna che irrompe in un’epoca nella quale si cerca di rimanere ancorati al passato e alla tradizione nonostante si avvertano i segni inevitabili di una profonda trasformazione politica e sociale.
I premi e i riconoscimenti
La carriera dell’attrice fu costellata da premi e riconoscimenti. Cinque David di Donatello, cinque Nastri d’Argento, tre Globi d’Oro, oltre ai prestigiosi tributi alla carriera come il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1993 e l’Orso d’Oro alla Berlinale nel 2002.
Il messaggio di addio ad Alain Delon
In occasione della recente morte di Alain Delon, Claudia Cardinale scrisse un commovente messaggio di addio a lui dedicato: «Il ballo è finito. Tancredi è salito a ballare con le stelle…per sempre tua, Angelica».
Adesso nel firmamento la celebre coppia si ricompone ed è suggestivo immaginare che quel ballo non possa mai finire.

Martina Mugnaini
30 Settembre 2025 at 18:34
Bellissimo articolo!