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“Tacchi e Tacchetti”: la storia delle pioniere del calcio

“Tacchi e Tacchetti”, realizzato da alcuni studenti di Bologna, narra le vicende del calcio femminile. Forte l’ambizione delle giovani rossoblù del ’68.

La locandina di "Tacchi e Tacchetti" (©"Tacchi e Tacchetti")
"Tacchi e Tacchetti" (©"Tacchi e Tacchetti")

In passato vedere una donna giocare a calcio come professionista era considerato inusuale. Proprio a Bologna, alla fine degli anni ’60, cominciò un percorso di smantellamento dei pregiudizi che vedevano calciatore solo l’uomo. Il film documentario “Tacchi e Tacchetti” percorre il lungo viaggio contro gli stereotipi nel calcio, a partire dalle vicende delle pioniere del ’68 fino ad oggi.

Gli esordi del Bologna Calcio Femminile

Nel 1966 la squadra del Bologna Calcio femminile, appena costituita, iniziò l’allenamento per partecipare al primo campionato italiano Uisp. Le ragazze non si conoscevano tra di loro e non avevano l’attrezzatura necessaria, tanto da comprarsi in autonomia palloni, scarpette e calzoncini. Fu nel 1968 che la squadra vinse il campionato d’Italia con due giornate di anticipo, aggiudicandoselo anche l’anno successivo. Fino allo straordinario traguardo del debutto in un campionato internazionale, che portò il Bologna in Repubblica Ceca.

Proprio in questo’ultima occasione, rimane iconico, dalle parole della capitana Franca Marchesini, lo sbigottimento della squadra all’arrivo. Lo stadio era gremito di persone per la loro partita contro la Slavia Praga, una situazione completamente diversa da quella vista in Italia con la nostra Nazionale: il calcio femminile non suscitava molto interesse e approvazione.

“Tacchi e Tacchetti”: la storia del Bologna Calcio Femminile

Il film documentario “Tacchi e Tacchetti” percorre il lungo viaggio contro gli stereotipi nel calcio, a partire dalle vicende delle pioniere del ’68 fino ad oggi. Il progetto è stato realizzato da un grande collettivo di persone: il regista Mario Bartoli, Roberto Guglielmi, Rossella Conti e gli studenti del corso Doc dei licei bolognesi Rosa Luxemburg e Laura Rossi. Nei 75 minuti del documentario compaiono le campionesse del ’68 e del ’69, la Nazionale Italiana Suore, le Leonesse del Navile e le calciatrici del Bologna Calcio. Altre figure che emergono: l’ex calciatrice e commentatrice tv Katia Serra, l’ex commissario tecnico della nazionale Milena Bertolini e l’arbitra Martina Molinaro.

Bologna Calcio Femminile oggi (©Bologna Calcio Bologna)

Bologna Calcio Femminile (©Bologna Calcio Bologna)

Con “Tacchi e Tacchetti” gli studenti mostrano un riscatto femminile

“Tacchi e Tacchetti” non è solo una storia sul calcio femminile, ma un manifesto di diritti e di parità di genere. Dove i tacchi rappresentano lo stereotipo della femminilità per eccellenza, i tacchetti divengono il simbolo di una lotta, combattuta dal 1968 fino ai giorni nostri. Ricercando una propria identità, ogni ragazza di cui si parla nel film sceglie di indossare le scarpe coi tacchetti e di andare contro agli ostacoli e alle discriminazioni in atto. A rendere gagliarda ognuna di loro è l’unione: formano una squadra, per cui si ribellano insieme, mai da sole. Di conseguenza, ai loro occhi qualsiasi vittoria si muta in una rivoluzione.

Dopo aver avuto un confronto con diverse calciatrici, alcuni giovani del progetto hanno infatti osservato come il calcio sia stato uno strumento per rinnovare il pensiero comune. Nel documentario spiccano le ambizioni delle ragazze e le loro richieste per ottenere parità di diritti: vogliono poter giocare a calcio senza ricevere discriminazioni di sesso o atteggiamenti misogini da parte di coloro che ritengono il calcio uno sport prettamente maschile. Purtroppo non è stato ancora raggiunto un livello di totale assenza di pregiudizi, però è evidente che il clima contrario alla causa si sia affievolito.

Stasera: presentazione di “Tacchi e Tacchetti” al Cinema Perla di Bologna

L’Assemblea legislativa regionale ha finanziato il film attraverso il bando Cisp “Visioni fuori luogo” all’interno del progetto “conCittadini”. Il documentario verrà presentato questa sera alle 21 al Cinema Perla, in Via San Donato 38. Per l’interesse che ha stimolato, in poche ore sono stati venduti tutti i biglietti disponibili.

Fonte: Corriere di Bologna

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