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L’Arca di Lorè: il nuovo viaggio globale di Jovanotti tra musica, speranza e rinascita

Jova, dal JovaGiro al Circo Massimo: Cherubini svela Niuiorcherubini, il nuovo album live registrato a New York, omaggio a Lucio Dalla e alla libertà creativa dell’artista.

Jovanotti (©Depositphotos)
Jovanotti (©Depositphotos)

Lorenzo Cherubini Jovanotti lancia un nuovo progetto ambizioso che unisce musica, innovazione e impegno sociale. Dopo anni di successi nei palasport italiani e con il Jova Beach Party, l’artista è pronto a portare la sua musica in luoghi dove “la musica non arriva e nessuno mi conosce”. Il progetto, battezzato L’Arca di Lorè, comprende un tour mondiale e un album in uscita il 20 novembre intitolato Niuiorcherubini. Questo è stato registrato live lo scorso ottobre a New York durante sei giorni di jam session con la Spanish Harlem Orchestra.

Un messaggio di gioia

Viviamo con una sensazione di catastrofe imminente – racconta Jovanotti – siamo nel marketing della depressione. La mia generazione cresceva con la certezza che le cose sarebbero migliorate: più salute, più libertà, più cultura… Molto è avvenuto, ma allo stesso tempo sono cresciuti ansia, incomprensioni ed estremismi”. Per l’artista, l’arte e la musica diventano strumenti di resilienza: portare allegria e speranza è un modo per affrontare le crisi, offrendo al pubblico energia positiva e momenti di leggerezza. “Io nasco come dj e mi piace far ballare le persone”, ha spiegato Cherubini.

Jovanotti (©Depositphotos)

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L’Arca di Lorè: un luogo simbolico

L’idea dell’Arca di Lorè nasce dalla volontà di creare un simbolo di speranza e di “redenzione pop”, ispirata alla forza e al messaggio di Bob Marley in Redemption Song. “Avevo bisogno di questa idea per decidere cosa portare di me nel futuro. Voglio salvare la musica e il ritmo”, ha affermato l’artista. Il tour partirà a febbraio dall’estero, con tappe già confermate in Australia, Congo, Marocco, Niger, Europa e Italia, dimostrando la volontà di superare confini e abitudini, portando musica e cultura in territori non convenzionali.

Il JovaGiro: un ritorno alla leggerezza e alla mobilità

Tra una tappa e l’altra, Jovanotti e la sua carovana si si sposteranno in bicicletta, riprendendo lo spirito del Cantagiro degli anni ’60 raccontato da Celentano e Morandi, ma in chiave moderna e sostenibile. Gli spazi dei concerti saranno allestiti in aree dismesse e periferiche, valorizzando luoghi poco frequentati e trasformandoli in villaggi temporanei con food truck e aree per la musica e la festa. L’obiettivo è creare eventi autentici, dove la musica sia protagonista e l’intrattenimento un’esperienza immersiva.

Un tour sostenibile e innovativo

I concerti punteranno su sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale. Le energie rinnovabili alimenteranno le esibizioni e la logistica, senza sacrificare la qualità musicale. “La sostenibilità non è marketing, ma un’idea di futuro”, sottolinea Jovanotti. L’approccio contrasta con gli spettacoli contemporanei basati su scenografie imponenti e sequenze elettroniche, riportando al centro la band, composta dai musicisti che hanno accompagnato l’artista nei recenti 54 concerti nei palasport italiani.

Jovanotti (©Depositphotos)

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Niuiorcherubini: un album da “funky preacher”

Il nuovo album, Niuiorcherubini, sarà disponibile sulle piattaforme digitali dal 20 novembre. Registrato in presa diretta con strumenti analogici, si distingue per uno stile libero e fuori dalle tendenze del momento, definito dallo stesso Jovanotti “da funky preacher, non da cantautore”. L’album è anche un omaggio a Lucio Dalla e al suo DallAmeriCaruso, reinterpretando la tradizione musicale italiana attraverso ritmi e sonorità contemporanee.

Il tour italiano e il traguardo dei 60 anni

Dopo il giro mondiale, Jovanotti tornerà in Italia con il Jova Summer Party, che toccherà il Sud e il Centro del Paese: Olbia, Barletta, Montesilvano, Catanzaro, Palermo, Napoli e, infine, Roma al Circo Massimo il 12 settembre 2026, pochi giorni prima del suo 60° compleanno.

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