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Musica

Ma noi siamo fuoco: Annalisa accende un tour tra energia, intimità e consapevolezza

Annalisa, libera e sensuale, così accende il suo tour nei palazzetti, Ma noi siamo fuoco, trasformando il palco in un rituale collettivo di energia e vulnerabilità.

Un vulcano di energia

Prima ancora che lei appaia, dal ventre di un vulcano scenografico appaiono quattordici ballerini avvolti in lunghe tuniche che scivolano a terra, liberando i corpi. In seguito, dall’alto, arriva lei come una fiamma viva che dà il via allo spettacolo calandosi tra scintille e fiamme sulle note di Dipende.

L’importanza della libertà del copro come continuazione di noi stessi

Dietro le quinte, la cantante racconta la filosofia che anima lo show. «I temi della libertà e dell’espressione del proprio istinto mi sono cari» confida. «Sul palco invitiamo a lasciarsi andare, a vivere il corpo che abbiamo accanto come una continuazione di noi stessi». Forza e fragilità, potenza e confessione: Annalisa porta in scena uno spettacolo che deve essere vissuto.

I sogni dello show

Suddiviso in «sogni», il fuoco, il fiume e la tigre, il concerto è una vero e proprio spettacolo impreziosito dalle coreografie sorprendenti di Simone Baroni.

Il pubblico viene coinvolto per due ore e mezza in un’atmosfera vulcanica, energica, passionale ma è anche una performance che ha come obiettivo quello di mettere in luce fragilità e sentimento. Dalle hit più celebri di Annalisa come Mon Amour, Sinceramente, Bellissima e Maschio sino ad arrivare ai singoli del suo nuovo album «Ma io sono fuoco» uscito questo ottobre.

La parentesi più profonda


Annalisa, tra cambi d’abito, frange, paillettes, numeri di danza e quadri scenici dove predomina la dinamicità e l’energia, si ritaglia un momento profondo, al pianoforte, per tornare indietro nel tempo e intonare le sue prime canzoni («Diamante lei e luce lui», «Una finestra tra le stelle», «Alice e il blu»). Singoli che l’hanno accompagnata nella sua carriera musicale, che l’hanno vista crescere e le hanno permesso di mostrare fin da subito la sua sensibilità.

Le varie sfaccettature di Annalisa

Sul palco Annalisa sceglie di riprendere Sweet Dreams degli Eurythmics, già rivisitata a Sanremo 2024 con La Rappresentante di Lista e Secretly degli Skunk Anansie, trasformandole in momenti di pura tensione emotiva.

Per il suo ultimo singolo, Esibizionista, osa ancora di più: nel video appare mentre impugna una pistola, un’immagine sospesa tra la seduzione di una Bond girl e la determinazione di una vendicatrice. Con Amica, invece, cambia registro e si adagia su un letto al centro della scena, offrendo una lettura più intima e confidenziale.

Una narrazione personale della sua esperienza di vita

«Cerco di raccontare il mio punto di vista…» spiega, lasciando intendere che ogni gesto, ogni scelta estetica, è parte di una narrazione personale che prende vita sul palcoscenico. E’ proprio questo l’obiettivo della cantante, portare in scena la sua prospettiva e la sua esperienza di vita.

Continua dicendo: «Sicuramente è importante affrontare il tema dell’equilibrio, della violenza sulle donne e nei rapporti di coppia» concentrandosi anche su un punto importante: saper capire quando le persone che ci circondano arricchiscono la nostra vita oppure se ci fanno sentire in gabbia.

Solo la tappa di un percorso

Il tour ha collezionato date sold-out in tutta Italia, «Ma noi siamo fuoco» terminerà il 13 dicembre dopo un viaggio nelle più importanti città della penisola ma che non finirà qui. Infatti, il tour nei palazzetti è solo una piccola tappa di un cammino che Annalisa desidera percorrere con tutta se stessa, coinvolgendo il pubblico, mostrando ogni lato di se stessa dalla sua sensualità, carica e vitalità sino ad una emotività toccante. Il suo sogno è quello di esibirsi negli stadi e il traguardo sembra essere vicino. Un sogno come una finestra tra le stelle.

(Fonte: Corriere, Sandra Cesarale)

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