«Ricomincio da me», con queste parole la giovane artista Angelina Mango, ieri 16 ottobre, ha segnato il suo ritorno dopo un lungo silenzio in seguito alla cancellazione del suo tour e un periodo di pausa dalla musica durato quasi un anno. Inizialmente si era parlato di una laringite, ma con il passare delle settimane quella giustificazione era sembrata sempre meno convincente, alimentando voci, ipotesi sul suo stato di salute.
Caramé, il suo nuovo album
Ora, però, è lei a riprendersi la scena, a modo suo, con un post su Intsagram: «Ho scritto quindici canzoni più una». Ha annunciato così sui social il suo ritorno a sorpresa e l’uscita del suo nuovo album Caramé, un gioco di parole che lascia intendere che quelle 16 tracce che compongono il disco rappresentano un dialogo aperto, una confessione personale rivolta prima di tutto a se stessa. «Cara me, devi aggiustare tutto. Fai presto», un viaggio interiore, un flusso di coscienza tutto riassunto nelle canzoni dell’album. Angelina fa i conti con se stessa, con le sue fragilità e con il bisogno urgente di ritrovare equilibrio dopo un momento di smarrimento.
L’importanza della famiglia: la vita va presa a morsi, tutto all’aria, come un bambino
Un lavoro discografico nato in un momento di ricostruzione personale, un progetto intimo e protetto, sviluppato lontano dai riflettori, in un clima raccolto fatto di affetti sinceri e fiducia creativa. Angelina lo ha scritto, suonato e prodotto quasi interamente insieme a Giovanni Pallotti e al fratello Filippo Mango, il protagonista anche delle istantanee che danno forma a la vita va presa a morsi, e torna anche nel racconto di crescita condivisa di tutto all’aria, brano che segna il passaggio verso l’età adulta.
Nel singolo come un bambino il ruolo della famiglia e soprattutto dei genitori si fa ancora più intenso e significativo: una ballad che crea un intenso equilibrio tra voce, basso e pianoforte riuscendo ad evocare quel legame intimo ed eterno. Una sorta di lettera d’amore che sembra essere scritta dal papà Pino Mango, scomparso nel 2014, e indirizzata alla mamma Laura Valente.

Dal video ufficiale del brano velo sugli occhi
7up
Il testo del brano 7up sembra racchiudere tutta la complessità di un anno che ha segnato la cantante: dalla vittoria ad Amici al trionfo a Sanremo, fino alla ribalta dell’Eurovision. Un percorso sfrecciante e vertiginoso, forse troppo, che le ha lasciato segni profondi facendoci comprendere quanto sia impattante e destabilizzante a quell’età gestire un’ascesa e un successo così travolgente. Lo racconta lei stessa tra le righe della canzone, dove si percepisce il paradosso di avere tutti gli occhi addosso ma sentirsi invisibile: «nessuno che mi guarda». E poi la riflessione più intima, quasi un manifesto personale: «Il senso della vita non è l’applauso, non è l’inchino, è il coraggio di mostrarsi deboli». Un’esigenza di normalità oltre la fama e la notorietà: «Non sono una star nemmeno per sbaglio, sono matricola a vita».
pacco fragile e aiaiai
Un’atmosfera da chansonnier francese rivisitata in chiave contemporanea avvolge la traccia pacco fragile che esprime una vulnerabilità esibita senza filtri. «Ti sembro intatta», canta Angelina facendo intendere che oltre all’apparenza possono celarsi crepe e debolezze profonde.

Dal video ufficiale del brano pacco fragile
In aiaiai, brano scritto con Calcutta anche produttore insieme a Dardust, si percepisce invece tutto il peso del giudizio altrui, la difficoltà di accettare le cattiverie gratuite e gli insulti. Emerge, quindi, tutta la difficoltà di riconoscere se stessi per ciò che si è al di là delle opinioni, del successo e delle critiche. «Non sono come l’anno scorso/ ma che ne sai/ io manco mi riconosco».
Angelina e Madame in ioeio
In ioeio, invece, entra in scena Madame la quale ha sottolineato il valore generazionale e sociale del singolo: «Oggi è uscito un pezzo di storia personale, di storia di noi ragazze degli anni ’20, uno specchio di un mondo nascosto sotto gli occhi di tutti». La canzone è un dialogo a due voci, ma il confronto è tutto interiore. Simboleggia un’autoanalisi profonda e sentita, molto dolorosa. Esplora il rapporto di mancata accettazione e rifiuto per un corpo vissuto come “ingombro”, tra piatti avanzati e calorie contate, esprimendo tutta la sofferenza che comporta l’affrontare disturbi alimentari.
Una nuova fase di ricostruzione
Il nuovo album però segna anche l’inizio di una nuova fase: una ricostruzione e una rinascita. E il ritorno sul palco, lo scorso mese insieme a Olly a Milano è stato la conferma che qualcosa dentro si sta rimettendo in piedi.
La volontà di ripartire e ricostruirsi si legge in modo evidente nel brano velo sugli occhi, aprendo così uno spiraglio di positività. La rinascita inizia con una consapevolezza: l’accettazione «di ogni difetto», cercando di vivere al meglio il presente e di essere una donna forte in futuro.

Dal video ufficiale del brano velo sugli occhi
+1, cosìcosìcosìcosì
Il disco si chiude con un gesto ricco di emozioni: +1, cosìcosìcosìcosì, canzone non scritta né cantata da Angelina, ma dalla sua migliore amica, Henna. Un epilogo delicato e commovente che spezza ogni solitudine e ricorda che i momenti di fragilità, se condivisi, possono essere superati più facilmente. Così Henna ricorda alla sua amica: «non fa niente se perdi una partita».
(Fonte: Corriere della Sera, Andrea Laffranchi)
