La stagione conclusiva di Stranger Things (la numero 5) sta per arrivare. In realtà arriverà in tre tranche, forse per aumentare l’attesa e massimizzare le visite sulla piattaforma di Netflix. La società di streaming è ormai abituata al fatto che alcune sue serie vengano viste nel giro di pochi giorni, se non ore, abbassando il numero di accessi totali.
Quando uscirà Stranger Things 5?
Il 27 Novembre, quindi, sarà possibile vedete i primi quattro episodi della 5° stagione di Stranger Things. Tre ulteriori episodi (5, 6 e 7) rilasciati il 26 dicembre e il gran finale rilasciato “solamente” il 1° gennaio 2026 (alle 2 del mattino ora italiana). Toccherà quindi attendere il 2026 per vedere conclusa la serie.
L’atteso capitolo finale della serie culto che ha riportato in auge (se mai ve ne fosse stato bisogno) gli anni ’80, ambientato nel 1987 per l’esattezza, vedrà non solo l’ultima missione contro il “Sottosopra”, ma alla crescita degli attori seguirà anche una crescita dei personaggi, diventati ormai giovani adulti.
Creatori e attori al Lucca Comics & Games
Ma i creatori della serie Matt e Ross Duffer e quattro degli attori presenti ieri a “Lucca Comics & Games” hanno spiegato come tutta la serie parli in realtà di valori e di emozioni che tuti proviamo nella nostra vita, pur senza dover affrontare “veri” mostri come in Stranger Things. La perdita e la difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo sono passaggi che tutti in un modo o nell’altro affrontiamo.
Gaten Matarazzo ricorda come gli attori pensassero di essere odiati dal resto della produzione per il casino che facevano quando dovevano giocare a Dungeons & Dragons nella cantina. «Eravamo un gruppo di ragazzini difficili da gestire […] ma è stata una scena fondamentale per le nostre carriere» ha detto l’attore che interpreta Dustin.
La dose la rincarano sempre i fratelli Duffer che si sono ricordati della loro infanzia girando alcune scene che, forse per questo, sono risultate ancora più credibili. La forza della serie, probabilmente non è quindi solo la romanticizzazione degli anni ’80, che molti dei giovani appassionati non hanno vissuto, ma il fatto che, hanno detto i creatori, «parliamo di outsider, agli outsider».
Ma probabilmente, aggiungiamo noi, non finisce qui. Anche chi non è stato o non si è sentito un outsider, a un certo punto ha fatto i conti con i valori e i problemi giovanili espressi dalla serie. Mostri del Sottosopra a parte.

Locandina di Stranger Things 5 con le date di rilascio degli episodi
