Irene Marchesini e Carlotta Dicataldo pubblicano la loro nuova opera, «Lyndon. Come il mare sotto la Luna» (Bao Publishing). Irene e Carlotta si sono conosciute tra i banchi di una scuola di fumetto e hanno scoperto di lavorare in perfetta sintonia e sinergia. Sapevano quali domande porsi e quali direzioni seguire.
La storia del nuovo graphic novel
Il nuovo graphic novel racconta la storia di Lyndon Meriwether, l’insegnante scozzese che, mentre cerca di ritrovare un suo alunno scomparso, si ritrova a fare i conti con un trauma d’infanzia mai davvero risolto. In questo percorso inatteso, Lyndon troverà anche l’amore: quello per un giovane allevatore del luogo.
Il capodoglio: l’inconscio di Lyndon
Un racconto «in costume» con un tratto che richiama il mondo Disney
Ambientato nel passato e realizzato «in costume», il racconto prende vita attraverso un tratto raffinato e una palette di colori che richiama il mondo dell’animazione, costruendo un’atmosfera intensa e ricca di suggestioni ispirata ai cartoni Disney di oggi.
La collaborazione tra Irene e Carlotta
Entrambe hanno frequentato la Scuola internazionale di Comics di Reggio Emilia che le ha portate ad affinare le proprie passioni. Irene Marchesini, originaria di Modena si è occupata dei testi mentre la bolognese Carlotta Dicataldo ha realizzato i disegni. Insieme, precedentemente hanno dato vita a Rebis sempre con Bao publishing e da allora la loro collaborazione non ha fatto che consolidarsi.
Con Lyndon, il nuovo progetto, le due ragazze confermano la capacità di intrecciare narrazioni avvincenti e una sensibilità sempre attenta alle questioni di genere.
Irene racconta che quando scrive, le interessa approfondire temi queer anche se non hanno l’intento di essere l’unico fulcro della narrazione. Confessa: «A me piacciono le storie d’azione o una commedia ben fatta con personaggi però più misti di quelli usuali». Aggiunge inoltre di non volersi sentire obbligata a collocare la vicenda nel genere LGBTQ+, spesso associato a romanticismi senza lieto fine o a percorsi di coming out.
Un progetto basato sul confronto e sulla fiducia
Le loro narrazioni si plasmano e prendono vita da un confronto e dibattito continuo. Carlotta aveva un desiderio: cimentarsi con un racconto ottocentesco di atmosfera vittoriana. Da questo primo spunto è nato Lyndon. A quel punto Irene ha elaborato la storia con il suo metodo abituale ovvero elaborando una sceneggiatura non classica ma costruita direttamente tramite storyboard. Si inizia con la trama abbozzata a matita, poi Carlotta ridisegna, inchiostra e colora.
Creatura del folclore Scozzese, disegno in Lyndon.
Un procedimento inusuale per un disegnatore eppure le due ragazze hanno trovato il loro metodo che funziona alla grande. Un processo che si basa sulla fiducia e che presuppone un certo affidamento reciproco.
Sguardi fugaci, mani che si sfiorano in pieno stile vittoriano
Dicataldo si affida alle scelte e alle inquadrature di Marchesini, e quando qualcosa non convince, ne discutono apertamente. Marchesini tende inoltre a suggerire elementi che sa essere in sintonia con le passioni dell’amica, come la cura dei dettagli dei costumi vittoriani o l’attenzione alla recitazione delle mani e alle espressioni.
Da qui emergono nella narrazione prevalentemente sguardi fugaci, mani che si sfiorano. Caratteristiche che entrambe considerano profondamente vittoriane.
Un personaggio energico e determinato: Mina Murray