Seguo ormai da parecchio tempo sui social Costantino Andrea De Luca, alias Pillole di Storia, e quindi quando ha pubblicato “Lo scriba del faraone. E altre storie di vita quotidiana dell’antichità a oggi” con Rizzoli, sapevo già che il libro mi sarebbe piaciuto.
Certo, scrivere un libro e scrivere testi brevi sui social non sono la medesima cosa, ma Costantino aveva già scritto un primo libro e, nel frattempo, continuate il suo percorso social e perseguire la laurea lo ha fatto crescere ulteriormente. Insomma, per chi come me ama la storia il prodotto era allettante. E non ha deluso le aspettative.
Pillole di Storia dai social alla carta stampata
Abituato a scrivere sui social per appassionati mordi e fuggi e non per forza per laureati o addetti ai lavori, lo storico ha fatto proprio un metodo di scrittura con linguaggio chiaro, non sempre accademico e talvolta discorsivo. Questo rende il libro leggero e scorrevole.
Ma il suo rigore scientifico (che lo ha portato a visitare archivi sparsi per l’Italia) rende allo stesso tempo il libro a tutti gli effetti un saggio storico. E così, anche il non specialista può apprezzare un libro leggero e discorsivo, che però ha tutti i crismi storici dei più quotati (e pesanti) volumi della medesima nicchia.
La vastità del tempo e dello spazio da cui arrivano le storie raccontate nel libro, inoltre, ampliano ancora di più il nostro sguardo, solitamente europocentrico, mostrandoci che in realtà l’adagio “tutto il mondo è paese”, non è poi così assurdo.
Copertina del libro “Lo scriba del faraone” di Costantino De Luca
“Lo scriba del Faraone”: approfondire senza appesantirsi
Un altro grande punto di forza di questo libro sono le storie raccontate. Non si parla di grandi del passato, non si parla di persone celebrate che hanno fatto la storia con la esse maiuscola, ma di persone normali, come la stragrande maggioranza di chi andrà a leggere questo libro.
Così facendo De Luca porta sotto i riflettori storie di gente comune con il grande pregio di mostrarci quanto, a dispetto delle grandi differenze tecnologiche, la vita, le speranze, i desideri e i problemi delle persone siano rimasti grosso modo inalterati.
L’autore porta inoltre continui parallelismi alla vita di oggi, aumentando ancora di più l’empatia verso questi nostri lontanissimi parenti, rendendoceli ancora più vicini e rendendo ancora più vive e vivide le loro storie.
L’autore Costantino Andrea De Luca
Storie di vita “secondarie” che si riprendono il proprio posto
Va da sé che storie di questo genere a volte sono schegge di vita che emergono da documenti e non possono essere esaustive. Spesso (forse un po’ troppo) De Luca ci ricorda proprio che non è possibile sapere alcune cose relative ai fatti raccontati.
Allo stesso modo, a qualcuno potrebbe sembrare che il modo di scrivere che inizialmente ho elogiato per la freschezza, porti con sé un po’ di banalizzazione. Se si è altamente specializzati in materia si potrebbe effettivamente avere questa sensazione ma in realtà non è altro che un modo per allargare la platea a cui arrivare.
Il libro è quindi consigliato a tutti coloro i quali sono appassionati di storia o sono anche solamente curiosi di conoscere punti di contatto tra la vita di oggi e di ieri. E se proprio non vi ho ancora convinto, provate a seguire i suoi social per qualche tempo per farvi un’idea del suo lavoro… e poi date una chance al libro! Noi, intanto, lo inseriamo nei nostri consigli letterari.